In che modo i miti familiari ci influenzano ?
In cosa consistono ?
Possono essere tradotti come convinzioni che abbiamo su noi stessi, sui nostri ruoli, sulle nostre missioni.
Si tratta di insegnamenti silenziosi, che provengono dalle nostre famiglie d’origine e ci vengono tramandati attraverso storie raccontate all’interno della nostra famiglia d’origine.
Possibile definizione dei miti familiari
Andolfi (1987, p. 99) lo definisce “una serie di credenze, abbastanza ben integrate e condivise da tutti i membri della famiglia, riguardanti ciascuno di essi e le loro posizioni reciproche all’interno della vita familiare (…). I miti familiari riposano quindi su fattori emotivi posti alla base delle attribuzioni di significato e utilizzano contenuti che hanno particolare rilevanza nel contesto sociale (…). Esso trasmette (…) un codice che permette di produrre sapere dall’osservazione e dall’interpretazione del reale”.
A cosa servono ?
Una loro funzione molto importante è quella di mantenere l’omeostasi, equilibrio, nel gruppo familiare (Anderson, Bagarozzi, 1988, p.9).
La memoria e il mito rappresentano un punto di riferimento e un termine di confronto. Esserne consapevoli e svelarli rende la nostra storia più chiara .
Come si tramandano?
Come ogni casa ha bisogno di fondamenta, ogni famiglia necessita di una base mitologica che le dia un senso e che consenta a ciascun membro di essere riconosciuto e di riconoscersi.Il mito familiare diventa la colonna portante del senso d’identità della famiglia e dei suoi membri.
Per questo diventa il modo con cui la famiglia guarda se stessa e la realtà.
Rischi del mito
Rischia però di divenire terreno di scontro e motivo di stallo in quelle famiglie la cui configurazione ostacola il cambiamento diventando un pesante fardello per qualcuno. Nelle famiglie con struttura rigida, la mancata adesione al mito da parte di uno dei membri viene inteso come un tentativo di attacco e delegittimazione e pertanto ostacolato.
In psicoterapia è fondamenta riconoscere eventuali miti familiari. Essi possono diventare fonte di malessere o conflitto in diversi contesti.
dott.ssa Patrizia Ferrari