Il mio modello di intervento fa riferimento all’approccio sistemico relazionale, che pone al centro dell’attenzione l’individuo e i contesti relazionali significativi all’interno dei quali è inserito. L’ideologia alla base di questo approccio risiede nella convinzione che ciascuno costruisca il proprio modo di essere e di “sentire” stando in relazione con gli altri e sperimentando determinate emozioni che guidano il proprio essere nel mondo.
L’attenzione verte quindi sull’unicità dell’individuo, sulle sue peculiari modalità di esprimere e vivere le proprie emozioni, le proprie sofferenze e i disagi portati in terapia, nonché i significati che attribuisce alle proprie esperienze.
Insieme si cercherà di approfondire le motivazioni che hanno spinto l’individuo a cercare un supporto psicologico, quali siano le cose che il soggetto desidera cambiare o gli obiettivi che vorrebbe raggiungere. Questo processo consentirà di comprendere quale significato possa assumere il “problema” per sé e per le persone con le quali ha intessuto relazioni significative.
Qualsiasi sintomo o malessere può essere letto come un vissuto personale che disturba il singolo soggetto in primo luogo, tuttavia, la sua comparsa o il suo mantenimento, può essere connesso a peculiari modi di sentire e di essere attraverso i quali il soggetto trova spazio nel mondo e fra le persone che lo circondano. Ancora come una modalità automatica innescata per far fronte a cambiamenti presenti o futuri.